Se vi chiedessero “Quanto tempo si impiega per arrivare ad Amsterdam partendo da Roma viaggiando 🚶 a piedi?” sapreste fornire una stima accurata? Probabilmente potreste dare una sommaria valutazione, ma nella realtà, anche dopo qualche giorno di cammino, non sareste in grado di fornire dettagli esatti.

Nella gestione di un progetto spesso, il concetto espresso qui sopra, viene cristallizzato all’interno di una roadmap. Ed ecco che tempo, risorse e quantità di “cose da fare” finiscono inesorabilmente all’interno del famoso diagramma di Gantt. Risultato?

  • Il product manager è contento perché ottiene la risposta alla sua domanda “in quanto tempo?”.
  • Il project manager è contento perché può stimare i costi in base all’uso delle risorse.
  • Il team è contento perché ha una visione delle macro-attività spalmate nel tempo.

Tutto bello? No, è PURA ILLUSIONE!

Stanno semplicemente tutti camminando verso una meta lontana con un’approssimazione empirica e, alla prima difficoltà, il Castello di Gantt dovrà essere ricostruito da capo per colpa di una singola variazione!

La differenza con la progettazione Agile è il non impegnarsi in orizzonti che non si possono ancora vedere. Se questa affermazione ti sembra in contrasto con le tue convinzioni, non fartene una colpa, semplicemente non conosci la progettazione Agile.