Martin è un musicista svedese, uno di quelli a cui piace sperimentare con la musica elettronica. La sua passione per la musica lo ha portato, nel corso degli anni, a sviluppare strumenti musicali dotati di un’anima. Ingranaggi, motori elettrici e strutture di legno che compongono forme d’arte innovative che si sposano perfettamente col genere suonato.
Dopo aver sviluppato Music Box, un particolare carillon alimentato da nastri di carta forati, e Modulin, un sintetizzatore-violino, Martin si dedica al grande progetto della sua vita: la Marble Machine. Non un singolo strumento, ma un complesso sistema meccanico che possa far suonare in maniera sincronizzata uno xilofono, una batteria e un basso. Seguono anni di intenso lavoro per Martin e, nel 2016, pubblica su youtube un video dimostrativo del funzionamento della sua nuova opera. Al momento in cui sto scrivendo questo video conta quasi 215 milioni di visualizzazioni!
L’intento di Martin è quello di portare la Marble Machine in tour con il suo gruppo Wintergatan, ma la macchina non è ancora pronta per esibirsi. Ci sono problemi meccanici, biglie che saltano da ogni lato ed una difficoltà oggettiva nel programmare la melodia. Così, nel 2017, decide di iniziare il progetto Marble Machine X, cercando di risolvere i problemi e donare all’opera d’arte musicale una precisione industriale. Martin inizia a pubblicare video periodicamente, condividendo con la sua community le varie fasi del progetto. Decine di migliaia di pezzi disegnati al CAD e realizzati tagliando legno, acciaio e plastica.
La costruzione della Marble Machine X nel 2020 è diventata ormai un progetto estremamente modulare, ma altrettanto complesso. Nei video, Martin, prova ripetutamente a superare il record di biglie suonate senza far inceppare il meccanismo o senza che nessuna di esse cada a terra. Eppure c’è qualcosa che non funziona nell’intero progetto. Molto è migliorato dal 2016, ma sussistono ancora problemi di sincronizzazione degli strumenti.
Nel 2021 Martin pubblica un video in cui decide di interrompere la progettazione della Marble Machine X. In maniera squisitamente onesta comunica che il progetto non può continuare per approssimazioni successive o per continua riprogettazione dei singoli moduli. Era giunto il momento di fermarsi e ragionare sul futuro.
Ed è proprio in uno dei suoi video che Martin presenta due libri che lo avrebbero aiutato a concentrarsi sui suoi obiettivi, riducendo ciò che lo circonda al minimo indispensabile: Deep work di Cal Newport e Essentialism di Greg McKeown. Un anno sabbatico il 2021, per poi annunciare nel 2022 il suo ritorno con un nuovo progetto: la Marble Machine 3. La novità? Una inversione di priorità nella progettazione: non costruire una macchina con dentro gli strumenti, ma costruire gli strumenti con attorno una macchina.
Lasciando ora Martin al suo futuro, facendogli i migliori auguri per il nuovo progetto, veniamo un attimo a me.
Rimasi profondamente colpito dal primo video di Martin e iniziai a seguirlo sia per la passione per la musica, sia per l’interesse verso quell’intenso groviglio di ingranaggi che compongono i suoi strumenti. Il video del 2021 arrivò in un momento particolare della mia vita lavorativa, così ho deciso di acquistare subito Deep work. Cal Newport nel suo testo affronta uno dei temi critici di ogni impiegato di concetto o, come lui stesso li chiama, knowledge worker: la ricerca della concentrazione. Un vero e proprio manuale di come affrontare impegni, distrazioni e, in generale, la gestione del tempo a lavoro.
Una tanto piacevole quanto interessante lettura che avrei dovuto fissare in mente in qualche maniera. Ecco perché ho scritto una serie di articoli che attraversano e rielaborano le tecniche descritte nel testo, alla stregua di appunti condivisi. Se anche tu, come me e Martin, hai interesse nel migliorare la gestione del tempo e della concentrazione non ti resta che tuffarti nella lettura: